Vengono così scattate, in tempo reale, un'infinita serie di “istantanee” che, quasi sempre, sono “fuori obbiettivo”, perché frutto di approssimative ricerche ipertestuali (query) composte nei più svariati motori di ricerca, spesso attivati in maniera totalmente atecnica, o interessatamente “preorientati” nelle risposte da "fornire" agli utenti.
Lo strumento di dialogo "concesso" all’interrogante, infatti, a prescindere da condizione, grado di istruzione, cultura o sensibilità, permette una utilizzazione puramente acritica di potenti motori di ricerca dalla sconvolgente capacità di introspezione, seppur in assenza di possibili comparazioni o validazioni scientifiche.
Rispetto al passato, l’antico “tam-tam” tra un villaggio e l’altro ed il passaparola tra gli abitanti dello stesso, è stato sostituito da un ben più impetuoso ed invasivo profluvio di dati, che, quasi istantaneamente, coinvolge il “villaggio globale” dell’intero mondo e miliardi di persone, sempre utilizzando un meccanismo abnormemente moltiplicativo e ridondante.
Un “telefono senza fili” per il quale, da ogni singolo accadimento o parola proferita, nascono, non sempre per errore ma spesso intenzionalmente, le più improbabili declinazioni che, fondandosi su mezze verità (o porzioni ancora minori), attribuiscono una credibilità teorica che, perlopiù, è totalmente infondata: è la genesi delle fake news, dell’inquinamento "dei pozzi", con false fonti, anche testimoniali, o delle amplificazioni di ambiti e notizie neppure lontanamente concepiti all'origine della notizia generata, o del fatto realmente accaduto.
Scattare una serie di “fotografie panoramiche” delle diverse identità digitali "oggetto" del singolo survey, consente di procedere verso successive istantanee che focalizzino le numerose segnalazioni che, sempre più spesso, vengono massivamente veicolate dal mondo web con modalità assolutamente inattese, interamente non rispondenti al vero e frequentemente necessitanti di opportune contromisure.
La risposta più adatta è data da soluzioni “tailor made”, che si snodino attraverso una attenta analisi del materiale “bulimicamente” disponibile sul web.
Parafrasando l’immagine “sartoriale”, secondo noi è necessario innanzitutto “prendere le misure” dell’oggetto del singolo survey, per poi procedere alla predisposizione dello specifico modello richiesto che, dopo una serie di opportuni e progressivi accomodamenti, consenta di poter disporre del prodotto esattamente conforme a ciò che non ci si aspettava ma, una volta appresa l’identità digitale fino ad allora sconosciuta, si desiderava conoscere od ottenere.
Tratteremo in altra sede le caratteristiche di taglio “sartoriale” che la nostra modalità di trattazione ed esecuzione complessiva dell’incarico potrebbe implicare, così come una trattazione a parte merita, poi, l’evidenziazione del “valore aggiunto” che un’attività continuativa di monitoraggio e aggiornamento dei dati di interesse comporta.
La spazialità nella quale la ricerca sulle "fonti aperte" avrà avuto modo di dispiegarsi, troverà la sua sintesi nei singoli surveys dettagliati nel sito, che daranno un’indicazione definitiva, ancorché di eventuale perenne aggiornamento, e delle peculiarità di interessamento volta a volta richieste, affrontate e, di concerto al cliente, trattate.
Questa sezione compone, idealmente, anche una prosecuzione di attività complessive già prodotte dagli altri quattro ambiti di interesse dell'operatività di Report, i quali, quasi a significare l'importanza di poter disporre dell'intera collana di un'unica serie di pubblicazioni, date proprio dalle differenti esigenze di approfondimento del cliente, permette di sottoporre all'esame specifico le caratteristiche proprie del problema personale, professionale, aziendale, o "di prospettiva" richiesto.