Ciascuno vorrebbe fare propria la massima di Michel Eyquem De Montagne, secondo cui “L’argomento del mio libro sono io”.
Ovviamente, nessuno di noi può avere la presunzione del filosofo francese del sedicesimo secolo, i cui aforismi hanno avuto notorietà mondiale. Ognuno di noi, però, ben può informarsi su ciò che si dice di lui ma, soprattutto, conoscere le voci che circolano su una certa persona.
Per tale profilo di indagine, risulta importante individuare, di concerto con il cliente, l’ambito prospettico nel quale il lavoro deve svilupparsi.
Da un punto di vista teorico, la prima scelta di campo deve aiutare a comprendere quale sia la direzione da approfondire: quella familiare (per esempio, verificando l’effettività della corrispondenza della situazione fattuale alla realtà anagrafica dichiarata); quella delle amicizie e dei rapporti di colleganza (anche integrata dalla rispondenza di apposite analisi OSINT); quella degli interessi sportivi, hobbistici, intellettuali, ed in generale un’analisi delle peculiarità della persona.
Parimenti rilevante può risultare l’esame patrimoniale, atto a verificare la congruità delle risultanze cartacee acquisite, ed eventualmente integrate con quanto emerso dalla scoperta di intestazioni fiduciarie a terzi, di fonti reddituali indirette e, specialmente, dalla descrizione del tenore di vita e di predisposizione verso dipendenze in senso ampio. In una parola, tutto ciò che caratterizza il profilo delle “qualità umane” intrinseche.
Tale operatività deve, ovviamente, procedere di conserva con le altre funzioni di Report, che avranno avuto la cura di previamente documentare quanto necessita di validazione empirica, oppure di dare completamento formale a quanto accertato.